1, 2, 3 STEM! Le discipline del futuro

Le professioni che produrranno un aumento dei posti di lavoro sono quelle che ricadono sotto l’acronimo STEAM.
Quindi scienza, tecnologia, ingegneria, matematica, con l’aggiunta della “A” di arte, per la sempre maggiore interconnessione fra quest’ultima e le materie scientifiche.

In Europa l’occupazione vedrà un aumento del 3% tra il 2015 e il 2025 e in Italia del 4%, mentre le occupazioni STEAM saranno caratterizzate da un tasso di crescita superiore. In particolare i livelli occupazionali di ricercatori e ingegneri cresceranno del 36,9% mentre per i professionisti di internet e telecomunicazioni del 14,9%.
Occorre perciò investire nell’occupazione in questi settori.

Una ricerca condotta dal Centro studi di Assolombarda e dall’Istituto per la Ricerca Sociale evidenzia che le donne sono meno presenti nei settori che impiegano le discipline STEAM. E la mancanza aumenta ancora di più quando si entra in quelli considerati STEM hard, composti da discipline tecniche e scientifiche, escluse le professioni sanitarie.

Il Progetto STEAMiamoci nasce dalla consapevolezza che la diversità di genere è elemento base della crescita sociale e fondamentale per la produttività, la competitività e l’innovazione dell’impresa. Di più: le strategie sulla diversità sono cruciali per lo sviluppo di un’azienda e la sua capacità di trattenere le risorse umane migliori, in un contesto globale competitivo.

Nel mercato del lavoro, le aree STEM da sempre vedono una dominanza maschile.
Nel mondo, la percentuale femminile occupata in ruoli STEM si aggira attorno al 24%, in ruoli manageriali scende al 19% (indagine Linkedin). Perfino negli Stati Uniti, presi spesso ad esempio, solo il 14% di tutti gli ingegneri e il 25% di tutti i professionisti IT sono donne.
In Italia, nell’ICT, le donne impiegate sono il 15% del totale, e il numero scende al 13% per ruoli di direzione tecnica, ricerca, sviluppo e produzione.

Le ragazze infatti scelgono soprattutto discipline umanistiche.
Ma quanto queste scelte sono motivate davvero da una spinta interiore individuale e quanto è, invece, una consuetudine di genere? La famiglia, la scuola segnalano alle ragazze che, se lo vogliono, hanno di fronte anche altre strade?
Eppure è proprio in aree STEM che, secondo l’Unione Europea, entro il 2025 saranno richiesti 7 milioni di posti di lavoro.
Tante le posizioni emergenti: dal data protection alla cyber security, dai big data all’internet of things.

Il Progetto STEAMiamoci di Assolombarda con l’Università Bicocca di Milano mette a disposizione dieci borse di studio per le studentesse iscritte al corso di laurea in informatica, dove nel 2017 le donne iscritte sono ancora meno del 10% del totale.

Ne parleranno il prossimo 8 novembre alle ore 11.30 al Salone dello Studente di Roma, presso la sala delle Conferenze, all’incontro 1, 2, 3 STEM! seguito dal Gruppo di Lavoro GI sulle Politiche di Genere seguito dalla vice presidente Lara Botta.