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Unicorn Startup in Italia: un potenziale da esplorare | Quale Impresa

Unicorn Startup: ci sono, ma sono poche

Il fenomeno startup è ormai ben noto e in crescita in tutto il mondo. In Italia il numero di startup continua ad aumentare, ma le nostre giovani realtà faticano a diventare “Unicorni”.

Partiamo da una definizione: una Unicorn Startup è un’azienda che raggiunge la valutazione di 1 miliardo di dollari in un periodo relativamente breve dalla sua fondazione.

Le nostre startup sono piccole e l’Italia non figura nel mappamondo degli unicorni nati nel 2017: secondo Pitchbook, la piattaforma che monitora le attività dei Venture Capital a livello globale, sono entrate 23 Unicorn Startup nel 2017 e nessuna di queste è italiana.

I dati non sorprendono. Tuttavia non mancano realtà innovative di valore anche nel nostro Paese.

Unicorn Startup: esempi di successo in Italia

Due sono i casi di maggior successo in Italia:

  • Yoox, l’impresa italiana dedicata alle vendite online del settore moda, lusso e design;
  • Opto Telematics, azienda che offre servizi di IoT alle compagnie assicurative.

Entrambe sono state fondate agli inizi degli anni 2000 e in entrambi i casi il salto di qualità c’è stato quando sono arrivati gli investitori dall’estero. Questo ci suggerisce che il principale ostacolo alla crescita delle startup è la mancanza di capitali.

L’ecosistema italiano è molto meno ricettivo rispetto alla più famosa Silicon Valley o, guardando più vicino a noi, alla Francia: l’ecosistema startup in Francia è molto ricco e la facilità di accesso ai capitali consente alle giovani realtà di attrarre i migliori talenti, strappandoli addirittura alle aziende mature.

Come far crescere quindi le startup italiane? Inutile inseguire modelli oltreoceano come la Silicon Valley, meglio cercare un’altra via sfruttando al meglio le nostre caratteristiche di flessibilità e adattabilità.
Per saperne di più, leggi l’articolo di Luca Fontana sull’ultimo numero di #QualeImpresa.