Quale impresa

La parità di genere si impara a scuola

“La parità di genere si impara a scuola”: è questa l’idea di fondo che ha ispirato il progetto “Siamo Pari”, un concorso di idee dedicato agli studenti che il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Salerno promuove da diversi anni in collaborazione il Comitato Femminile Plurale di Confindustria Salerno.

L’edizione 2022/2023 è stata un successo e ha coinvolto 20 scuole primarie e secondarie di primo grado di tutta la provincia di Salerno, per un totale di oltre 800 studenti. I giovanissimi partecipanti – divisi in gruppi per classe o istituto – sono stati “sfidati” ad elaborare autonomamente video, disegni, libri digitali, canzoni o rappresentazioni teatrali che affrontassero il tema della parità di genere in modo innovativo e coinvolgente. Gli elaborati più originali sono stati premiati nel corso di una cerimonia che si è svolta lo scorso 7 giugno alla presenza di autorità locali, docenti e tantissimi ragazzi e ragazze. I vincitori sono stati premiati con prodotti didattici innovativi per l’apprendimento e l’insegnamento delle discipline STEM.

Il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Salerno ha sostenuto con particolare interesse tutte le fasi del progetto, dalla stesura del bando alla scelta degli elaborati vincitori. Siamo convinti che, oltre a contribuire allo sviluppo economico del territorio, le nostre imprese possano e debbano svolgere anche una fondamentale funzione sociale: diffondere il senso civico e sviluppare un’autentica cultura della parità di genere per prevenire ogni forma di violenza, discriminazione e disuguaglianza. I recenti e drammatici casi di violenza sulle donne avvenuti Palermo e Caivano – a poche decine di chilometri da Salerno – sono la conferma della necessità di educare i giovani, partendo proprio dai banchi di scuola, per prevenire tragedie che vorremmo non si ripetessero mai più e contribuire allo sviluppo di una società migliore, più inclusiva, equa ed avanzata.

Per noi imprenditori, la parità di genere rappresenta infatti anche un elemento strategico per la ripresa economica del Paese, la piena implementazione del PNRR ed il raggiungimento degli obiettivi generali di sviluppo fissati dall’Unione Europea e dall’Agenda 2030. Primo fra tutti, il raggiungimento di un tasso di occupazione complessivo del 75% per uomini e donne, una milestone da conseguire entro il 2030 attraverso l’incremento del livello di occupazione delle donne. Quest’ultimo è un indicatore rilevante dello sviluppo di un Paese e contribuisce al benessere generale di ogni azienda, territorio e comunità. Per fare fronte alla sfide che ci attendono all’orizzonte, non possiamo infatti fare a meno del talento, delle competenze, della professionalità e della creatività che le donne hanno ampiamente dimostrato in ogni contesto professionale.

In questa prospettiva, l’obiettivo del format “Siamo Pari” è gettare le base culturali per sensibilizzare i più giovani sul tema della parità di genere, sostenendo così lo sviluppo socio-economico del nostro Paese e permettendo a tutti i bambini e le bambine che partecipano di esprimersi liberamente, nel rispetto del prossimo e con la capacità di collaborare nelle piccole diversità di genere e di opinione.

Il bando della prossima edizione di “Siamo Pari” sarà lanciato nelle prossime settimane attraverso i canali del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Salerno e il Comitato Femminile Plurale. I destinatari saranno sempre gli studenti della scuola primaria e puntiamo a confermare, anzi superare il successo dell’ultima edizione in termini di partecipazione e originalità degli elaborati presentati alla commissione giudicante. Posso anticipare che abbiamo previsto un focus particolare sul mondo delle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), sul web e sui social media. I nostri ragazzi hanno grande familiarità con questi strumenti che ci siamo impegnati ad includere nel nostro progetto per diffondere il tema della parità di genere con un approccio innovativo ed coinvolgente.

Ci aspettiamo progetti che puntano proprio sui social media – su Instagram o TikTok, per restare nel mondo dei giovanissimi – per dimostrare che i social possono essere uno strumento per promuovere valori positivi – e non solo il luogo dove, come purtroppo sappiamo bene, spesso dilagano le discriminazioni, le ingiustizie e l’odio. Fin dalle scuole elementari, i nostri ragazzi hanno decine di strumenti a loro disposizione, molti più di quanti ne avevano i loro fratelli maggiori. Tocca a noi – come genitori, educatori, imprenditori, membri attivi della società civile – mostragli come usarli per raggiungere gli obiettivi che riteniamo fondamentali per il presente ed il futuro della nostra società. E la parità di genere è sicuramente uno di questi.