
Il 12 marzo 2021 Christie’s ha venduto per 69 milioni di dollari l’NFT di un’opera d’arte “Everydays: the first 5000 days” di Beeple. Da quel momento il mondo è cambiato. Ma i più si chiedono ancora: che cosa sono gli NFT?
Ho sentito sul tema Diego Di Tommaso laureato in Filosofia, Executive Mba alla Bocconi, appassionato ed esperto di cryptocurrency, co-fondatore della startup OVR the spatial web platform www.ovr.ai, che crea contenuti in realtà virtuale e realtà aumentata basate sulla tecnologia blockchain, geolocalizzate attraverso un sistema di riferimento che suddivide il mondo in esagoni da 300 metri quadri ciascuno, i cosiddetti spatial domain: “Nella OVRLand il propietario può creare e controllare le esperienze che avvengono nell’ambito del suo spatial domain attraverso la realtà aumentata. Il modo migliore per assegnare la proprietà di questi luoghi virtuali e rappresentato dagli NFT (ndr. non fungible token – certificati di autenticità che utilizzano le tecnologie blockchain). Gli NFT sono un asset digitale, pura informazione. Nell’ambito della Blockchain tracciare asset fisici è problematico mentre il matrimonio è perfetto quando vengono tracciati asset nativamente digitali come gli NFT”.
Semplificando: L’azienda che volesse sponsorizzare un suo prodotto potrebbe farlo con la realtà aumentata all’interno di un esagono acquistato nel globo OVR, attivabile e visibile dall’utente mediante il suo smartphone. Prossimamente potremmo assistere alla presentazione di un nuovo oggetto di culto sotto la Tour Eiffel! Infatti nel marketplace realizzato da OVR qualcuno si è già aggiudicato in asta gli esagoni virtuali su cui sorge realmente il monumento più famoso di Parigi.
Una delle più importanti novità è rappresentata dalla possibilità di ritrovarsi virtualmente nello spatial domain attraverso il proprio avatar e interagire live con altri avatar. Nel settore dei videogames questo sistema è già stato utilizzato come ad esempio nel caso di Pokemon-go oppure nel corso di grandi eventi organizzati all’interno della multipiattaforma di gioco Fortnite. Già nel 2019 il Giga DJ Set di Marshmello ha ospitato milioni di gamers spettatori che, collegati contemporaneamente, hanno assistito al primo concerto virtuale della storia. Pensate al marketing connesso e al ritorno di visibilità, quasi quanto quello ottenuto durante un classico Super Bowl della National Football League americana.
Nel mondo dell’arte gli NFT stanno avendo molto successo. Semplicemente perché sono riusciti ad apportare valore agli asset digitali che per natura sono facilmente riproducibili ma che, grazie alla tecnologia blockchain, ora sono certificabili. Ecco che creare la copia digitale autenticata di un’opera d’arte fisica oppure già digitale, significa creare un mercato del tutto nuovo.
Dall’incontro tra Gaming, Arte, Architettura e Desi- gn si assiste alla comparsa di immagini completa- mente digitali che rappresentano una nuova forma artistica, una diversa modalità di visione dello spa- zio e degli oggetti. È un metodo del tutto inedito di concepire il design basato sul web e i social media. Per molti giovani designer e architetti la progetta- zione digitale è la soluzione che permette di dare forma reale al loro lavoro sen- za la necessità di creare proto- tipi, è facile da veicolare, e con- sente di ottenere anche tanti follower su Instagram. Sorge così un multiverso di mondi impossibili tutti da esplorare, che stimolano l’immaginazio- ne e spingono ad osare di più. Qui gioca un ruolo chiave l’in- terazione con il pubblico che è immediata e permette aggiu- stamenti rapidi in diretta, al contrario della progettazione reale dove l’azzardo non è mai esagerato per non rischiare di non anda- re a buon fine o di passare di moda troppo presto. Esempio calzante è quello dato dal designer Adrés Reisinger reisinger.studio, inserito tra i 30 under 30 di Forbes nella sezione Arts & Culture, che durante le vendite all’asta on-line in NFT delle sue opere di- gitali di design, ha postato su Instagram la sua Hor- tensia Chair, disegnata in CGI Computer-generated imagery. È stato contattato da così tante persone che la volevano acquistare, reale, che ha deciso di realizzarla in serie limitata con non poche difficoltà tecniche, e pare che ci sia riuscito. E finalmente an- che il famoso meme Nyant Cat creato ormai 10 anni or sono, una gif animata a 8bit di un gatto che vola lasciando l’arcobaleno dietro di sé www.nyan.cat , è stato reso monetizzabile grazie agli NFT e venduto a febbraio per 600mila dollari.