Quale impresa

COMPETERE A IMPATTO ZERO

GRUPPO MAPEI E VERONICA SQUINZI: UN PERCORSO DI CRESCITA AZIENDALE E PERSONALE STRAORDINARIO

Tutti noi conosciamo il Gruppo MAPEI, ma è solo ascoltando Veronica Squinzi che riesco a cogliere la visione che anima le innovazioni, la sostenibilità e la ricerca e sviluppo di questa multinazionale, leader mondiale di prodotti per l’edilizia. Veronica Squinzi da luglio 2019 è alla guida di MAPEI, insieme al fratello Marco, come Amministratore Delegato. All’interno del Consiglio di Amministrazione, oltre alla responsabilità dello Sviluppo Globale, coordina l’area Amministrazione, Finanza e Controllo.

 

Il gruppo ha visto la sua nascita nel 1937: una piccola impresa con pochi dipendenti fondata dal nonno nella periferia di Milano. ‘Mio nonno Rodolfo – racconta Veronica – è stato un imprenditore visionario: ha fondato questa azienda specializzandosi inizialmente nel campo delle pitture ma poi ha saputo interpretare i cambiamenti del mercato: l’evoluzione dei nuovi materiali (ad esempio il linoleum), le nuove esigenze, soprattutto del post-guerra, e quindi la necessità di ricostruzione del paese. Poi, negli anni ’80, mio padre Giorgio, chimico industriale, con le sue importanti intuizioni e la sua capacità imprenditoriale ha segnato un nuovo capitolo per lo sviluppo della società introducendo prodotti innovativi e sostenendo la prima fase di internazionalizzazione, ponendo le basi di quella che è oggi Mapei’.

Ora il gruppo, in continua crescita, supera i 12.000 dipendenti, ha 86 stabilimenti in 36 paesi e un fatturato consolidato di 3,3 miliardi di euro nel 2021, con un importante incremento anche per il 2022 grazie sia alla crescita organica sia a nuove acquisizioni, per rafforzare la propria presenza sul mercato globale o per ampliare l’offerta.

Veronica chiarisce subito quali sono i quattro pilastri che stanno alla base di questo grande gruppo: Ricerca & Sviluppo, Internazionalizzazione, Specializzazione e Sostenibilità. ‘Questi quattro Pillar sono i nostri  punti cardinali per tracciare la rotta ed essere sempre pionieri con prodotti e soluzioni innovative, di qualità, disponibili in tutto il mondo e a basso impatto sull’ambiente, permettendoci di essere un’azienda multinazionale presente in tutti e cinque i continenti’.

Ma proviamo ad approfondire alcuni di questi pilastri.

 

R: ‘Già nel 1978, su queste basi, mio padre e mio nonno, aprirono la prima consociata all’estero in Canada, dopo avere fornito materiali per le Olimpiadi di Montreal del ’76, dando il via a quella strategia di internazionalizzazione che ancora oggi caratterizza l’azienda. Avevano trovato un mercato pronto ad accogliere i nostri prodotti e un ambiente stimolante per le attività di ricerca e sviluppo legate al clima e ai materiali. Da allora, in ognuno dei 36 paesi dove produciamo, esiste un forte coordinamento con i laboratori di Ricerca & Sviluppo di Milano e ogni nostro prodotto cambia, si evolve e si adatta alle esigenze locali’.

Ogni paese ha le proprie esperienze ed abitudini, oltre che avere particolarità climatiche uniche. Il mercato di Singapore è diverso da quello Norvegese. Ma il coordinamento che il gruppo MAPEI crea e gestisce con i suoi laboratori permette di studiare in modo approfondito materiali, metodi costruttivi e normative: si creano così prodotti specifici, adattando al contesto l’ampia offerta delle oltre venti linee di prodotto esistenti.

Sostenibilità per noi vuoi dire essere vicini all’ambiente, investire in prodotti che siano sempre più importanti anche nella transizione ecologica. Ciò che facciamo oggi sarà quello che dobbiamo lasciare alle future generazioni. Da pioniere nel mondo delle costruzioni stiamo contribuendo in modo concreto alla lotta al cambiamento climatico creando prodotti sempre più durevoli con qualità elevata e basso impatto ambientale. Abbiamo iniziato molto tempo fa, affrontando la sfida a modo nostro: partendo dalla ricerca e sostenendo le nostre affermazioni sulla sostenibilità con dati e certificazioni. Oggi continuiamo in questa direzione e siamo ormai arrivati a pubblicare il nostro settimo bilancio di sostenibilità, all’inizio era locale ora lo facciamo a livello globale’.

Ultimo pilastro, fondamentale sotto il profilo industriale, è la Specializzazione. Essendo un’azienda specializzata espressamente nel settore industriale della chimica per l’edilizia, Mapei si può focalizzare su ricerche innovative, soluzioni all’avanguardia e studio dei mercati, offrendo prodotti e sistemi specifici in grado di rispondere a ogni necessità del mondo delle costruzioni.

 

Parlando con Veronica emergono anche interessanti esempi di come vengono gestiti i talenti aziendali, il rapporto con le persone e le pari opportunità. Nel gruppo si condividono solide basi etiche, nate con le scelte del nonno e portate avanti con coerenza fino alla terza generazione.

R: È sempre stato importante valutare le persone con ‘criteri meritocratici senza fare alcuna distinzione. Ogni risorsa è valutata per le proprie caratteristiche personali e tecniche. Investiamo tantissimo sui giovani, abbiamo General Manager donne e uomini in tutto il mondo. Competenza tecnica e soft skill sono le caratteristiche che prendiamo in considerazione per ogni ruolo’.

Il gruppo MAPEI contribuisce anche allo sviluppo e al sostegno delle comunità nelle quali opera attraverso iniziative nella cultura, progetti solidali e di beneficenza e nello sport. ‘Il nostro più importante impegno nello sport è il Sassuolo Calcio, un progetto che comprende tutte le categorie femminili e maschili, nato come forma di restituzione verso una città che ci ha sempre dato tanto. Anche il ciclismo continua a essere nel nostro cuore e, dallo scorso anno, siamo entrati nel mondo della vela oceanica. In tutti questi sport ritroviamo valori che fanno parte anche del nostro DNA: la fatica, la passione, il lavoro di squadra e la voglia di affrontare sfide sempre nuove’.

 

D: Ora parliamo invece dell’esperienza personale di Veronica all’interno dell’azienda. Le chiedo come è cresciuta, che percorsi ha fatto per arrivare ora a gestire insieme al fratello tutto il gruppo?

 

R: ‘Sono entrata a far pare del gruppo a 23 anni, appena laureata. Ho iniziato nel marketing e, successivamente, sono passata nell’area controlling. Qui ho avuto la possibilità di entrare in contatto con tutte le nostre consociate, conoscere da vicino le diverse realtà del nostro gruppo e approfondire e capire le peculiarità dei singoli paesi. Seguire un’azienda all’estero, dalla startup alla fase di consolidamento, mi ha dato l’opportunità di capire a fondo l’organizzazione e di conoscere anche le persone che ne fanno parte. Questa è una gran crescita personale, si affrontano tematiche di strategia, di un business, di implementazioni e tanto altro. Mio fratello, invece, si è fin dagli inizi occupato della parte tecnica: è un chimico industriale. Questi nostri interessi si intrecciano più volte permettendoci di integrarci e compensarci, facendo proseguire al meglio quanto nostro nonno nostro padre avevano iniziato.’

 

D: È mai capitato di trovarsi in difficoltà in quanto donna?

‘R: Personalmente non ho mai avuto problemi. Sono stata molto aiutata dall’esempio delle grandi figure femminili di riferimento della mia famiglia: mia nonna, mia mamma e mia zia, che hanno tutte dato il loro contributo alla crescita dell’azienda. Penso che oggi ci troviamo in una nuova fase di consapevolezza, nella quale si sia finalmente capito che le donne hanno un modo di affermare la loro leadership diverso rispetto a quello degli uomini. A me piace parlare di leadership gentile. Oggi le caratteristiche personali vengono prese veramente in considerazione quando si tratti di prendere decisioni strategiche importanti.’