Una Europa per la crescita

Una delegazione di 180 giovani imprenditori si è riunita oggi al Parlamento Europeo a Bruxelles per i lavori del nostro Consiglio Centrale.

I giovani sono i più affezionati al concetto di Europa: non solo per ragioni anagrafiche, non solo perché la Lira la abbiamo conosciuta solo da ragazzi e il trattato di Maastricht è coetaneo di molti di noi, ma anche perché da sempre diciamo che il mercato europeo è il nostro mercato domestico. Noi siamo nativi europei.

Dentro la nostra generazione ci sono gli anticorpi per combattere lo scetticismo antieuropeo.
Le nostre imprese devono sentirsi a casa in tutta Europa, e trovare dentro questo perimetro la forza di conquistare i mercati mondiali.

Abbiamo incontrato il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, che ci ha accolto insieme ai funzionari del Parlamento, con cui abbiamo discusso delle priorità per l’Unione Europea dei prossimi anni:

“L’Europa è il luogo dove si prendono le decisioni importanti sulla nostra vita quotidiana” – ha sottolineato il Presidente Tajani – “e se noi non ci siamo, le decisioni le prendono altri per noi.”

“Per questo, il ruolo dell’imprenditoria giovanile è fondamentale. Vi ringrazio per il vostro contributo: perché siete capaci di portare più Italia in Europa, con forza, coerenza e visione. Questi 407 giorni di guida del parlamento europeo li ho dedicati a rimettere le istituzioni al centro del dialogo: è da qui che devono partire, nuove regole, nuova visione e un ritorno di responsabilità in capo alla politica.”

L’incontro è stata anche l’occasione per confrontarci sulle priorità su cui dovrà concentrarsi l’Unione non solo dal punto di vista politico ma soprattutto in vista della composizione del prossimo bilancio europeo 2020-2026.

Per il ruolo dell’Italia in UE:

  • essere presenti nei tavoli di lavoro più importanti, nei quali vengono prese decisioni di interesse strategico per i paesi membri e per l’Unione;
  • stabilire un meccanismo più stringente di reciprocità fra il contributo che l’Italia versa al bilancio europeo e quanto riceve attraverso i fondi europei;
  • una concreta strategia per colmare i divari si sviluppo fra regioni europee, con particolare attenzione al nostro Mezzogiorno;

E per l’Europa:

  • riportare la politica al centro delle decisioni europee, per renderla davvero vicino ai cittadini e alle loro esigenze;
  • la creazione di un esercito unico e di sistemi di difesa integrati;
  • la creazione di un Piano Marshall Europeo per l’Africa, per contrastare l’immigrazione clandestina, creare opportunità per le imprese europee e per le popolazioni locali;
  • aggiornare e rendere più efficaci le vecchie regole europee per la concorrenza, inadeguate all’attuale conformazione del mercato globale;
  • un nuovo sistema di dazi verso la Cina e gli altri paesi che adottano politiche commerciali aggressive.

Infine l’intervento del nostro Presidente Vincenzo Boccia.

Il ruolo dell’Italia in Europa deve basarsi su obiettivi chiari con un concreto ritorno per il nostro Paese. Ieri il Presidente Boccia ha incontrato i suoi omologhi di BDI (Confindustria tedesca) e Medef (Confindustria francesce) per presentargli il documento “La visione e la proposta” frutto del lavoro delle nostre Assise 2018.

Serve infatti un percorso di sviluppo condiviso fra i principali paese industrializzati che metta al centro la quesitone industriale italiana ed europea. Insieme, noi vogliamo dire la nostra sulle priorità di questa istituzione.