Un mare d’Europa. Nuove istituzioni, nuovi confini per un’Italia leader nel Mediterraneo

  • Data: dal 06 giugno 2003 al 07 giugno 2003
  • Luogo: Santa Margherita Ligure, 6 -7 giugno 2003
  • Organizzazione a cura di: Segreteria Nazionale GI

L’Unione Europea si trova di fronte ad un passaggio epocale. Forse mai con in questa fase è “costretta” ad interrogarsi sul ruolo che ambisce a giocare sullo scacchiere mondiale. Venuti meno sia i condizionamenti “esterni” legati ai blocchi della guerra fredda che la retorica europeistica degli scorsi decenni, l’Unione Europea può e deve decidere da sola il suo futuro.
Due appuntamenti cruciali attendono l’Europa e l’Italia nei prossimi mesi, il semestre di presidenza italiano dell’Ue e il varo della Costituzione Europea. Dall’esito di entrambi dipenderà, su piani diversi, il futuro della casa comune continentale.
Una nuova architettura istituzionale e nuovi processi decisionali sono indispensabili per incanalare gli interessi di 25 Paesi verso una sintesi politica ed operativa efficace. La grande riforma deve superare – pena il tramonto del “sogno europeo” – il complesso paradosso su cui si regge oggi l’Unione, un deficit di trasparenza democratica associato ad un deficit di capacità decisionale.
L’Italia potrebbe ritagliarsi un ruolo strategico di cerniera tra le esigenze dei Grandi Paesi – Francia, Germania, Gran Bretagna in testa – e quelle dei Piccoli. Ma la leadership del nostro governo si misurerà soprattutto sulla capacità di indirizzare attenzioni politiche e risorse economiche verso le nuove prospettive di sviluppo del Vecchio Continente. L’Europa a 25 avrà infatti un centro geografico ed economico, attorno al quale rischiano di crearsi molte periferie: sarà, in tutta evidenza, fortemente orientata a Nord Est con baricentro sulla Germania.
Per evitare pericoli di marginalizzazione l’Italia deve puntare a Sud, rilanciando e accelerando la costruzione dell’area di libero scambio nel Mediterraneo, la cui nascita è prevista dagli accordi di Barcellona nel 2010. Il nostro Paese è il ponte ideale verso il “mare nostrum”, area di frontiera ad alto valore strategico, confine di civiltà e di sviluppo. Oggi l’integrazione economica può rappresentare un’arma formidabile per abbattere le barriere culturali e religiose, in prospettiva per garantire stabilità e pace nel bacino del Mediterraneo.
A Santa Margherita Ligure i Giovani Imprenditori lanceranno questa nuova sfida. Convinti che guardare al domani sia il modo migliore per essere protagonisti dell’oggi.

Scarica le tesi dei Giovani Imprenditori
Scarica l’intervento di Robert Leonardi
Scarica l’intervento di Mohamad Ali Mohamad
Scarica l’intervento di Roberto Maroni
Scarica l’intervento di Pierferdinando Casini
Scarica l’intervento di Tjark de Lange
Scarica l’intervento di Letizia Moratti
Scarica l’intervento di Antonio D’Amato