- Data: 06 febbraio 2012
- Luogo: Arezzo
- Organizzazione a cura di: Segreteria Nazionale GI
No a dibattiti poco utili, sì a proposte concrete per creare lavoro: e’ quanto sottolinea Jacopo Morelli, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria. ’’Non sprechiamo questo momento storico in dibattiti nominalistici, che sono francamente poco utili per il 30% di giovani italiani disoccupati. Concentriamoci su come creare lavoro e come reinserire velocemente chi e’ tagliato fuori dal mercato’’.
Per Morelli, che ha parlato a margine dell’ evento ’10 e lode’ organizzato dalla Banca del Valdarno, ’’ e’ essenziale semplificare le fattispecie contrattuali, ridurre l’ incertezza normativa e abbandonare la logica della retribuzione legata all’ anzianita’. Non puo’ piu’ essere un tabu’ se un’ azienda premia con un salario piu’ alto un dipendente giovane, che e’ al massimo della sua creativita’ e capacita’, piuttosto che il collega a fine carriera, perche’ e’ il merito e non l’ eta’ il valore da riconoscere’’.
’’I dati Ocse di oggi certificano che l’ Italia non e’ ancora un Paese per giovani. A fronte di una crescita della spesa sociale per le pensioni, il sostegno contro la disoccupazione e’ rimasto fermo allo 0,4% del Pil’ ’, ha affermato Morelli. Secondo il leader dei Giovani imprenditori, ’’se le nuove generazioni sono la vera priorita’ dell’ Italia non e’ possibile continuare a considerarle una categoria residuale nelle politiche di welfare. Quel che dobbiamo tutelare quindi non e’ il posto di lavoro ma il lavoro in se’: sosteniamo chi si impegna a ricollocarsi professionalmente – ha concluso – puntando su percorsi di riqualificazione o aprendo una propria
attivita’’’.