Lavoro: basta scontri ideologici, innalziamo produttività e salari

  • Data: 27 febbraio 2012
  • Luogo: Reggio Emilia
  • Organizzazione a cura di: Segreteria Nazionale GI

“I dati Eurostat sui salari italiani mostrano che il problema dei giovani non è soltanto la disoccupazione intorno al 30%, ma anche il basso potere d’acquisto di chi lavora. La prima causa è certamente la bassa produttività, su cui dobbiamo agire investendo in infrastrutture, tecnologia e capitale umano, soprattutto nelle piccole imprese, ma hanno contribuito in modo determinante alla situazione attuale anche accordi e politiche retributive che premiano troppo l’anzianità e scoraggiano il merito”. Lo afferma il Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Jacopo Morelli, parlando a margine della 50esima Assemblea Generale dei Giovani Imprenditori di Reggio Emilia.

“Oggi la crescita dei salari è determinata per l’80% dagli scatti di anzianità e dall’adeguamento all’inflazione. Dobbiamo abbassare questa soglia – spiega Morelli – e dare alle imprese la possibilità e le risorse, tramite una riduzione del cuneo fiscale, di premiare i lavoratori giovani e capaci di generare ricchezza. Una riforma del mercato del lavoro che guardi davvero al futuro, ai giovani e alle donne, non può tralasciare la questione retributiva e le politiche attive per il lavoro. Purtroppo fino adesso abbiamo invece assistito ad uno scontro ideologico sulla flessibilità o a discussioni sugli ammortizzatori per imprese in crisi, temi che, seppur rilevanti, non toccano la questione giovanile che è la prima emergenza del nostro Paese”.

“L’Italia è piena di energie giovani e, con riforme coraggiose, possiamo diventare il Paese più attraente per le nuove generazioni. Non sprechiamo – conclude Morelli – l’’occasione per rivoluzionare il nostro sistema produttivo e salariale”.