- Data: dal 09 giugno 2006 al 10 giugno 2006
- Luogo: Santa Margherita Ligure – 9 e 10 giugno 2006
- Organizzazione a cura di: Segreteria Nazionale GI
Dopo quattro secoli Economia e Uomo – divisi dalla teoria marxista e dal fordismo – tendono a ricongiungersi. Mentre tramonta in Occidente il modello dello sfruttamento meccanico e “paritario” di capitale e lavoro, tipico della fabbrica dell’età fordista, l’Uomo sta diventando la chiave dello sviluppo economico, dell’innovazione, della capacità competitiva, sia a livello della singola azienda che di sistema-Paese.
Il XXI secolo, dunque, sarà il “tempo della conciliazione” tra Economia e Uomo: è una rivoluzione che nasce dal passaggio da una dimensione puramente quantitativa ad una qualitativa della produzione. Il capitalismo avanzato, infatti, non è più fondato esclusivamente sullo scambio di merci, ma anche sulla riproduzione di esperienze e di emozioni, sul valore economico dell’immateriale e della creatività.
Vincono nel mondo le produzioni che puntano su fattori non riproducibili e non trasferibili, ai quali si riesce ad applicare capacità tecnologica. E’ il “modello Leonardo”, che non a caso abbiamo voluto richiamare nell’immagine-simbolo del Convegno: la simbiosi vincente tra arte e tecnologia.
Nell’economia delle emozioni e delle esperienze l’Italia ha un forte vantaggio competitivo, grazie al set di valori che al “brand Italia” i consumatori di tutto il mondo associano. Analizzando i fattori decisivi per lo sviluppo delle economie avanzate nei prossimi anni, si potrebbe rovesciare la “parabola del declino”: l’Italia è meglio attrezzata per affrontare e vincere le sfide dell’età post-industriale, di quanto non lo sia stata – nel Novecento – a diventare potenza industriale.
Eppure è mancata, finora, una interpretazione italiana di questo nuovo modello di produzione e di competizione globale. Realizzarla in concreto – inseguendo il “modello Leonardo” – è l’ambizioso obiettivo della “Generazione Sviluppo”.
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