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la Legge di Bilancio
Cos’è? La Legge di Bilancio è la legge che fino al 2009 si chiamava Finanziaria. Viene scritta dal Governo e approvata dal Parlamento. Serve a regolare la vita economica del Paese per un anno in una logica programmatica triennale.
Prevede il coordinamento con l’attività economica degli Enti locali. Nella sua formulazione il Governo deve tener conto delle misure economico-finanziarie contenute nel Trattato di Maastricht.
Quando il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo della Legge di Bilancio, il Governo lo trasmette alle Camere entro il 20 ottobre di ogni anno e deve essere approvato entro il 31 dicembre. Se questo non accade lo Stato va in esercizio provvisorio.
Per prassi, l’esame inizia un anno al Senato e quello successivo alla Camera. L’analisi del testo si avvia in Commissione Bilancio. Qui cominciano le audizioni delle Istituzioni e delle parti sociali come Confindustria, i sindacati e le altre organizzazioni di rappresentanza della società civile.
Le audizioni.
Sono l’occasione in cui il Parlamento invita le parti sociali a esprimere la propria opinione sul testo di legge. Una volta terminate le audizioni arriva il momento degli emendamenti: i parlamentari, di maggioranza e di opposizione, possono depositare gli emendamenti (modifiche del testo normativo) che poi verranno valutati dalla Commissione e se ritenuti ammissibili saranno votati. In caso di approvazione, l’emendamento diventerà parte della Legge.
Terminato l’esame in Commissione tocca all’Aula, anche qui è possibile presentare emendamenti.
Storicamente, la Legge Finanziaria era uno dei principali campi di battaglia fra maggioranza e opposizione che si sfidano reciprocamente presentando tomi di emendamenti.
Questo accade ancora oggi con la Legge di Bilancio. Per approvarla servono giorni interi di votazioni sugli emendamenti e poi, come prevede la Costituzione, con un voto finale sul ddl nel suo complesso. Per essere Legge dello Stato il testo deve essere approvato nella stessa versione da entrambe le Camere.
I vincoli.
I vincoli qualitativi. Non è possibile mettere nella Legge di Bilancio norme di carattere ordinamentale o organizzatorio, cioè questa Legge può solo occuparsi di questioni economiche senza modificare le norme vigenti.
I vincoli quantitativi. La Legge di Bilancio ha 2 vincoli quantitativi:
- non può superare i limiti previsti dai saldi stimati nel documento di programmazione. Il documento di programmazione è il documento con cui il Governo stima l’andamento dell’economia nazionale;
- è obbligatorio che ogni misura “sia coperta”: ad ogni azione deve corrispondere una esatta indicazione di come si intende trovare il budget per finanziarla.
Nel 2012, inoltre, è stato introdotto nella nostra Costituzione il principio del pareggio di bilancio. L’obiettivo è quello di rispettare gli impegni assunti dall’Italia con l’Unione Europea in termine di riduzione del debito pubblico.
La Legge di Bilancio nella vita quotidiana degli imprenditori. In questi anni la Legge di Bilancio si è occupata di materie come l’IMU sui macchinari imbullonati, sgravi fiscali sulle assunzioni, superammortamento ecc.”