GIOVANI – Guardare lontano per vedere oltre

  • Data: dal 10 giugno 2011 al 11 giugno 2011
  • Luogo: Grand Hotel Miramare – Santa Margherita Ligure
  • Organizzazione a cura di: Giovani Imprenditori Confindustria

Con più della metà dei relatori al di sotto dei quaranta anni, l’appuntamento 2011 dei Giovani Imprenditori di Confindustria a Santa Margherita Ligure, è stato uno dei più innovativi della storia del Movimento: un convegno di giovani per i giovani, con meno politica, molta impresa, tanto futuro.

In due giorni di lavori, sono stati trenta i relatori che si sono avvicendati sul podio. Tre i politici: Giulio Tremonti, ministro dell’Economia e Finanze, intervenuto nella giornata di sabato; Giorgia Meloni, ministro della Gioventù e Matteo Renzi, sindaco di Firenze, impegnati venerdì in un faccia a faccia moderato da Antonello Piroso.

“È tempo di occuparci del futuro dell’Italia, oggi in ostaggio di egoismi generazionali e di una pervasiva gerontocrazia, antitesi della meritocrazia e pericoloso blocco alla crescita. Alziamo la voce sul nostro futuro, che è il futuro del Paese”, ha detto il Presidente Jacopo Morelli di fronte alla sala gremita del Grand Hotel Miramare.

“L’Italia non è un Paese per giovani: l’obiettivo numero uno è diventarlo. Il primo passo da fare è sintonizzare la Nazione sulle frequenze di una generazione nata dopo la caduta del muro di Berlino, cresciuta a pane e Internet, che ha esperienze di studio all’estero e va a Londra con 20 euro”, ha continuato Morelli presentando le tesi dei Giovani Imprenditori.

Rivolgendosi poi alla ’politica’ , il Presidente ha detto: “a chi dirà che non ci sono risorse, rispondiamo che è una scelta politica decidere su cosa puntare e su cosa investire. Le risorse sono scarse, ma questo è il prezzo di miopi decisioni passate: la vergogna delle baby pensioni, la burocrazia inefficiente, gli sprechi, l’assenza di una seria politica energetica”. I Giovani Imprenditori hanno messo ’sul tavolo’ quattro proposte “che possono segnare l’inizio del cambiamento”.

  1. Aliquote giovani, aliquote rosa. ABBASSARE LE TASSE AI GIOVANI
    “Meno tasse significa più reddito disponibile. Cosi si risponde all’ansia di chi deve, in autonomia, costruire il proprio futuro. Negli ultimi anni il salario reale di inserimento è sceso drammaticamente. A stipendi più bassi non hanno corrisposto carriere più rapide; e la perdita di reddito è permanente. Un laureato italiano, fra i 25 e i 34 anni, guadagna l’80% della media della retribuzione dei laureati nel loro complesso: nei paesi OCSE è il 90%” – ha detto Morelli.
  2. Cuneo contributivo e sistema pensionistico. RIDURRE IL CUNEO CONTRIBUTIVO PER CHI ENTRA NEL MERCATO DEL LAVORO
    “Vuol dire innalzare, più rapidamente, l’età di pensionamento per ridurre gli oneri per i nuovi entranti – ha precisato Morelli. Solo il 62% degli uomini di età fra 55 e 59 anni partecipa al mercato del lavoro, rispetto al 78% della media OCSE. Significa che gli incentivi al pensionamento, in età giovanile, sono ancora troppo generosi nel nostro Paese. Il sistema è in equilibrio al costo di contributi previdenziali troppo elevati”. “Per ridurli – ha detto il Presidente dei Giovani Imprenditori – dobbiamo ridiscutere di pensioni. Il primo passo è andare verso una equiparazione uomo–donna; e innalzare rapidamente l’età di pensionamento verso 70 anni”.
  3. Nuova imprenditorialità giovanile. DETASSARE LE NUOVE IMPRESE
    “Se la disoccupazione giovanile è in crescita, abbattere l’IRAP sulle start up incentiverebbe l’imprenditorialità giovane come scelta di vita. Dobbiamo farlo subito, senza attendere l’entrata in vigore del federalismo fiscale”- ha ricordato Morelli. “Le nuove imprese sono energia allo stato puro; ma perché sempre più giovani sognino di fare gli imprenditori, serve un contesto diverso. E’ importante sviluppare la cultura d’impresa e il mercato del capitale di rischio, che premi progetti e innovazione”.
  4. Università e ricerca. ABOLIRE IL VALORE LEGALE DEI TITOLI DI STUDIO
    “E’ un provvedimento necessario per avere università in competizione fra loro e competitive nel mondo. Già Luigi Einaudi aveva spiegato che l’effetto del valore legale è “trarre in inganno i diplomati medesimi”; puntare sul merito significa rilanciare l’università, che deve evolversi in modo più incisivo rispetto alle pur apprezzabili riforme attuali. Non possiamo mantenere tante università, che cercano di fare contemporaneamente insegnamento e ricerca” – ha sottolineato Morelli.

Oltre 1500 gli accreditati all’evento. Anche quest’anno, la mattina del venerdì, si sono si sono svolti tre workshop tematici ai quali hanno preso parte 117 Giovani Imprenditori.

Risk management e internazionalizzazione (realizzato in collaborazione con Allianz), Il talento delle idee per l’impresa di domani (realizzato in collaborazione con UniCredit) e L’impresa di intraprendere: due storie di successo i tre titoli dei seminari tematici, realizzati nelle sale del Hotel regina Elena e del Grand Hotel Miramare.

Nel 150esimo dell’Unità di Italia, il convegno si è tenuto nel giorno della Festa Nazionale della Marina. Ed è stata proprio la Banda dipartimentale della Marina Militare Italiana di La Spezia a celebrare la ricorrenza in apertura dei lavori eseguendo l’inno nazionale.